Le prime corse di cavalli a Roma si svolsero sotto il governo dello Stato Pontificio intorno al 1870 fuori Porta S. Giovanni. Ma già nel 1844 Lord George Stanhope, Conte di Chesterfield, aveva fatto disputare sui terreni limitrofi all’attuale area dell’ippodromo – luogo deputato a battute di caccia alla volpe – due giornate di corse. Nel frattempo si costituirono il Jockey Club Italiano e la Società degli Steeple Chases. Nel 1881 furono regolarizzate le corse e uniformati i programmi italiani a quelli europei. Nello stesso anno si aprì il primo Ippodromo di Capannelle. La zona era così chiamata per la presenza di alcune tipiche capanne dell’Agro Romano. Un’origine inconsueta per una località che ha visto sfilare i nomi più illustri dell’aristocrazia, e che ha fatto da scenario alle più grandi vittorie di gloriosi e leggendari campioni, fino a diventare, oggi, il primo ippodromo d’Italia.
Nel 1926, la Società di Corse in Roma inaugurò il nuovo Ippodromo di Capannelle, vero gioiello di tecnica e di architettura per quegli anni, davanti ai ruderi dell’Acquedotto Claudio della Villa di Lucrezia Romana, con sfondo i Colli Albani e le montagne d’Abruzzo. Nel 2005 è stata costruita, e inaugurata il 7 ottobre, la pista ‘all-weather’ primo esempio italiano di pista con fondo in sintetico. Un anno dopo, il 9 settembre 2006, è stato acceso per la prima volta l’impianto di illuminazione realizzato appositamente per questa pista. La nuova pista di trotto, ricavata all’interno delle piste del galoppo, è stata invece inaugurata il 9 aprile 2014.
L’ippodromo Capannelle, impianto di proprietà di Roma Capitale, considerato dalla sua fondazione un vero e proprio “tempio” nel mondo del turf internazionale, con l’inserimento del trotto nella sua programmazione è diventato la struttura di maggior rilievo nel panorama nazionale dell’ippica. Durante l’anno la programmazione delle corse vede solo brevi pause (febbraio e agosto) e le attività collaterali sono sempre numerose.
L’Ippodromo è sede confermata di rassegne musicali di levatura internazionale (Rock in Roma), di importanti appuntamenti sportivi (Campionato Mondiale Ciclocross) e di rassegne espositive.
L’impianto, situato a Sud Ovest di Roma nell’Agro Romano e ai piedi dei Colli Albani, si estende attualmente su 140 ettari. L’area comprende due zone destinate alle scuderie, che possono ospitare fino a 1.000 cavalli, la pista di allenamento del galoppo, speculare a quella di gara, e l’ippodromo vero e proprio teatro dell’attività di corse, dal 2014 anche per il trotto.
Questa parte dell’impianto, che tra tribune, parterre e aree verdi ha una ricettività di oltre 20.000 persone, comprende anche la zona prato (attrezzata con tavoli fissi e barbecue), quattro tribune, aree ospitalità (Giardino e “Terrazza Derby”), bar e ristorante panoramico, zone adibite al gioco, spazi attrezzati per i bambini e l’agenzia di scommesse. Venticinque torri faro, con piloni tra i 24 e i 40 metri da terra, illuminano dall’estate del 2006 le piste dell’ippodromo Capannelle.
L’impianto di illuminazione dispone di 550 riflettori da duemila watt ciascuno, e rende possibile l’effettuazione di manifestazioni in notturna, in particolare riunioni di corse al galoppo sulla pista all-weather e di trotto. Le torri sono state dimensionate in modo da resistere ai venti dominanti e da evitare oscillazioni che possano disturbare, con lo spostamento della luminosità, la sensibilità visiva dei cavalli sensibili alle variazioni di luce.
Nel corso degli ultimi dieci anni l’ippodromo ha subito grandi interventi strutturali (trasformazione della pista in sabbia all-weather, illuminazione, sistema di cronometraggio e costruzione della pista di trotto) finalizzati all’aggiornamento delle strutture agli standard dei più celebrati impianti di livello internazionale.
TROTTO
La pista di trotto è stata realizzata nel 2013 e inaugurata il 9 aprile 2014. Ha uno sviluppo di 1.000 metri con un raggio di curvatura superiore agli 80 metri. Il fondo per la realizzazione della pista, drenante e soffice al tempio stesso, è costituito da due strati di materiale pozzolanico di varie pezzature (25 cm. di base + 10 cm. di calpestio e usura) proveniente da una cava distante solo sette chilometri dall’ippodromo. La pista è completata da un sottile strato di miscela di sabbia di lapillo pozzolanico e di sabbia lavata di pozzolana.
GALOPPO
La pista in erba riservata al galoppo ne comprende in realtà tre, a seconda delle distanze:
La pista all-weather è lunga 2.000 metri ed è utilizzata anche per gli allenamenti. E’ stata costruita nell’estate 2005 ed è il primo esempio italiano di pista con fondo sintetico.
Le piste di allenamento sono cinque:
Informazione di cui alla legge 124/2017
Il gioco è vietato ai minori e può causare dipendenza patologica Per regolamenti, condizioni bonus e probabilità di vincita: www.agenziadoganemonopoli.gov.it e presso l’ippodromo.