
24 Giu PILLOLE DI IPPICA
Il Trotto Romano non poteva scegliere che il 29 giugno, data dei Santi Patroni della capitale Pietro e Paolo per celebrare quelli che in un ardito paragone potrebbero essere definiti i suoi santi patroni… in sulky: Tino Triossi e Gaetano Turilli.
Assieme al Derby e alle Oaks i gran Premi intitolati a questi due personaggi fondamentali nella storia dell’ippica romana sono rimasti i soli Gruppi 1 di trotto a disputarsi nella capitale e se Derby e Oaks sono le corse fondamentali nel cammino dei tre anni, il “Triossi” rappresenta una tappa fondamentale del circuito dei quattro anni, mentre il “Turilli” è una delle prove di spicco del calendario che riguarda i “Free For All” ovvero i cavalli di cinque anni e oltre.
Il Gran Premio TINO TRIOSSI
Tino Triossi, fu un ippico a tutto tondo. Negli anni ’30 fu tra gli animatori dell’ippodromo dell’Arcoveggio di Bologna, ma fu anche presidente degli Allevatori di trotto italiani e negli anni 50 fu per un decennio direttore dell’ippodromo romano di Villa Glori che nel 1958 venne abbattuto per dar luogo al villaggio Olimpico che avrebbe dovuto ospitare gli atleti delle Olimpiadi del ’60 e pilotò anche il passaggio al nuovo ippodromo del trotto che sarebbe stato inaugurato a Tor di Valle il 26 Dicembre del 1959.
La prima edizione della corsa che poi avrebbe preso il suo nome risale al 1950 e fu vinta da Calpurnia, guidata da R. Simonard a media di 1.23.3. Pensate che 69 anni dopo Zacon Gio avrebbe fermato i cronometri sul ragguaglio record di 1.11.3. Per capirci in un’ipotetica corsa tra i due ci sarebbe stato un distacco di circa 180 metri. Nel corso degli anni la corsa ha assunto un’importanza sempre più evidente nel panorama ippico nazionale e internazionale tant’è che spesso sono arrivati dall’estero a vincere ospiti importanti: Campo Ass, Go Hammering, Pik Konig, Kramer Boy, Passionate Kemp, solo per citarne alcuni. Fino al 1980 si è disputata sul miglio. Dal 1981 venne portata sui 2100 metri.
Assieme al Gran Premio D’Europa (Milano prima e Modena poi) e al Gran Premio Continentale (Bologna) ha costituito e costituisce tutt’ora la triplice corona italiana riservata ai trottatori di quattro anni. Un’en plein difficile da realizzare e che non si verifica dal 2008 quando fu Igor Font a vincere tutte e tre le prove. In oprecedenza era riuscito a Daguet Rapide (2004) e, naturalmente a Varenne nel 1999.
Il Gran Premio GAETANO TURILLI
E’ di fatto la corsa che doveva celebrare ogni anno l’inaugurazione dell’ippodromo di Tor di Valle avvenuta, appunto il 26 dicembre del 1959. In origine, per l’appunto era il Premio Tor di Valle e la sua prima edizione, proprio nel giorno dell’inaugurazione dell’allora avveniristico impianto capitolino, fu vinta niente meno che da… Tornese che si ripetette nel 1960 e nel 1961 e che proprio nella stessa corsa tre anni dopo, alla quarta partecipazione, concluse la propria fantastica carriera.
Gaetano Turilli era l’imprenditore romano, proprietario allora del famoso Hotel Plaza nella centralissima via del Corso, e non solo, che quando ci fu da costruire il nuovo ippodromo del trotto che avrebbe dovuto sostituire Villa Glori si assunse l’impegnativo compito individuando l’area, acquistandola e dando luogo ai lavori che portarono in meno di due anni alla sua inaugurazione. Alla sua scomparsa dopo alcune questioni giudiziarie il testimone passò alla famiglia Papalia che era imparentata con Turilli e fece valere diritti ereditari.
Fino al 2000 la corsa venne disputata sempre nella canonica data del giorno di Santo Stefano. Nel 2001 venne anticipata di un paio di mesi e vinta dall’asso svedese Victory Tilly. Nel 2000 c’era stato il Trionfo di Varenne, mentre le due edizioni precedenti erano state dominate dalla regina americana Moni Maker. In seguito la sua data fu accomunata nel calendario nazionale a quella del Derby di trotto, fino allo scorso.