GUINEAS DAY – 1 MAGGIO 2023

GUINEAS DAY – 1 MAGGIO 2023

Il grande giorno è dunque arrivato. Che festa meravigliosa sarà il Primo Maggio a Capannelle. Il giorno del Parioli e del Regina Elena, le prime due classiche per i tre anni del 2023 con  anche il Botticelli sulla strada del Derby e non solo perché, oltre alle due pattern e alla listed, le nove corse del pomeriggio (sempre in pista grande oppure in pista dritta da 1000 a 2100 metri) ci regaleranno anche tre Handicap principali tradizionali e le prime due corse importanti per i cavalli di due anni vale a dire il Toulouse Lautrec e il Marguerite Vernaut con anche una ultima chiamata qualitativa sui 1200 in vista del Tudini e nel ricordo del grandissimo jockey Carlo Ferrari che vinse tre Parioli consecutivi negli anni 60. Un super programma che si miscela perfettamente con tutte le iniziative collaterali che sempre nei giorni festivi tengono compagnia agli appassionati che vengono alle Capannelle che, oltretutto, il primo maggio, come a Pasquetta, diventa meta consueta della gita fuori porta di tanti romani.

Divertimento, spettacolo, coinvolgimento e, soprattutto grande risalto tecnico in uno dei pomeriggi clou dell’intera annata ippica italiana.  Il Parioli e il Regina Elena sono le nostre Ghinee ovvero le massime prove riservate ai soli cavalli di tre anni sul miglio cosi come il Derby lo è per i cavalli classici. La prerogativa che rende uniche queste corse è che, essendo solo per tre anni, nella vita di un cavallo capitano solo una volta. Se non sei al via quel giorno fatidico non potrai mai più esserci, è questo il fascino assoluto di Derby, Oaks, 1000 e 2000 Ghinee che si disputano, dopo che furono “create” in Inghilterra, in ogni ippodromo del mondo. Ovviamente anche nel nostro Paese che mutuò il Derby circa 100 anni dopo la disputa della prima edizione inglese e che, in Italia, festeggerà il 21 maggio la edizione numero 140. Parioli ed Elena sono stati introdotti nel calendario italiano nella prima decade del 1900, circa 35 anni dopo la disputa del nostro primo nastro azzurro ma sempre un solo secolo dopo la loro creazione in Inghilterra. Nel nome ricordano la consorte del Re d’Italia dell’epoca, Vittorio Emanuele, e l’ippodromo dei Parioli, dismesso all’inizio degli anni 20 e che trovava posto nella piana alle pendici di Villa Glori fino a lambire Ponte Milvio. Là dove, negli anni 30 fu creato il famoso ippodromo di trotto Villa Glori che lasciò, sul finire degli anni 50, il posto al Villaggio Olimpico per trasferirsi a Tor di Valle ed ora le corse al trotto sono parte integrante della proposta tecnica di Capannelle, la casa del galoppo e del trotto romano. Le 2000 e le 1000, previste dunque sulla distanza del miglio ed in pista dritta a Newmarket ebbero vita nella prima decade del 1800, quindi una trentina di anni dopo il Derby e segnarono una ulteriore evoluzione tecnica fissando anche sui 1600 metri una distanza idonea alla grande selezione. Come già accadde per il Derby anche in questo caso molto si deve alla enorme competenza e preparazione di un personaggio che, forse, il mondo del Turf non celebra come meriterebbe. Parliamo di Lord Bunbury che di fatto fu colui che ebbe la idea geniale del Derby, insieme a Mr Stanley, come noto dodicesimo Conte di Derby. Anche Bunbury avrebbe voluto dare il proprio nome alla corsa che è diventata un mito oltre il Turf, è nella dialettica quotidiana in ogni parte del mondo per indicare qualsiasi sfida assolutamente importante. Purtroppo il lancio della monetina per stabilire quale nome dare gli fu avverso ma, lui che era stato per lungo tempo membro anche della Camera dei Comuni ed aveva formato e completato la sua enorme preparazione ippica viaggiando e molto anche in Francia dove conobbe il Conte di Artois, futuro Carlo X, e il duca di Gontaut Biron, forse i creatori del turf francese, continuò a seguire le sorti del Turf inglese ai vertici del Jockey Club e , appunto nella prima decade del 1800, ebbe la altra grande idea, la corsa sui 1600 metri  che, ormai aveva rinunciato a gratificare il suo cognome, volle chiamare Ghinee.  Resta comunque nella Storia del Galoppo mondiale perché fu Diomed, un suo cavallo a vincere la prima edizione del Derby Inglese e questo nessuno potrà mai negarlo.  In Italia dunque e alle Capannelle le nostre Ghinee arrivano nel 1907 ed anche qui è significativo che a vincere entrambe le prime edizioni furono due cavalli (Gostaco e Madrèe) che appartenevano al conte Felice Scheibler ovvero sir Rholand, il primo grande rivale del Senatore Federico Tesio. Che fece presto capolino, eccome, nei due albi d’oro con Guido Reni e Veronesa. Tesio amava saggiare le sue femmine migliori, vincitrici di Elena, misurandole anche nel Parioli che per molti anni si correva due settimane dopo. Cosi nell’albo d’oro del Parioli troviamo anche i nomi immortali di Delleana, Nogara, Jacopa del Sellaio, Bernina e Astolfina ma anche   di campionesse non tesiane come Archidamia e Saccaroa.  I due albi d’oro sono proiezione della nostra meravigliosa Storia del Turf. Tra maschi e femmine ci imbattiamo nel gotha del nostro galoppo, oltre alle cavalle già citate: Burne Jones, Crapom, Nearco, Niccolò dell’Arca, Macherio, Botticelli, Bauto, Bonconte di Montefeltro, Mannsfeld, Ovac, Fatusael, Sikeston, Misil, Pelder, Le Vie dei Colori, Ramonti, Senlis, Worthadd, Al Rep, Duccia di Buoninsegna, Dossa Dossi, Tokamura, Angela Rucellai, Tadolina, La Zanzara, Atoll, Aranvanna, Silver Cup e non solo. La Storia del Turf sta per scrivere un ennesimo altro meraviglioso capitolo. Prepariamoci a vivere ancora una volta la emozione unica di una Classica, anzi due (tutta la giornata, insieme al napoletano Lotteria di Trotto sarà in onda sui canali di Equtv). Nel Parioli  (quarta corsa ore 15,55 e pattern di gruppo tre sui 1600)i tre anni in campo saranno in 12 : Amabile, Ardito, Blatant, Chico Losco, Jugando, Klimt Foundation, Passion Grey, Saputello, See Paris, Self Praise, Vero Atleta e Wide Sea. Sarà anche splendida parata di fantini: Lanfranco Dettori  a cui manca il Parioli (oltre solo la Melbourne Cup e la July Cup) che a dicembre concluderà una delle più folgoranti carriere di tutti i tempi, Olivier Peslier, quattro volte vincitore di Arco di Trionfo, Christian Demuro  top jockey internazionale, come  Andrea Atzeni, Jack Mitchell, insieme a quasi tutti i nostri migliori super fantini a cominciare da Dario Vargiu e con Dario Di Tocco, Carlo Fiocchi, Andrea Mezzatesta, Alessio Satta, Alberto Sanna e Samuele Diana.

Sarà spettacolo nello spettacolo. Vero Atleta ritrova il rivale tedesco See Paris, sconfitto a Milano nel Gran Criterium, Amabile arriva dalla vittoria nel Pisa, Ardito si è ben disimpegnato in Francia, cosi come nelle nostre prove di preparazione tutti gli altri come Saputello oppure Wide Sea ma certo non solo. Il Parioli è spesso una corsa che rimane nebulosa fino al palo di arrivo, l’unico che con certezza potrà fare vera chiarezza e per questo la corsa assume ulteriore fascino. Il controcanto del Regina Elena (sesta corsa ore 17,20 e pattern di gruppo tre sempre sul miglio) sarà affidato ad 11 protagoniste di indubbia valenza: Aloa, Aquila Reale, Atalayas Spirit, Diavlita, Estrosa, Hey Honey, Lacrima d’Amore, Mia Sioux, Pure Circle, Shavasana, Sioux Rain.  Anche in questa circostanza grande spettacolo con Shavasana che, dopo probante rientro, sarà la favorita ma Aloa vorrà riprendersi lo scettro giovanile e di recente è molto cresciuta Aquila Reale, cosi come Estrosa che ha riportato, per i colori di Max Allegri, la listed Milanese Seregno. Tutte le altre hanno grandi possibilità di entrare nel discorso per la vittoria, ognuna ha dalla sua una prestazione che autorizza la pretesa legittima. Anche qui sarà, come sempre, il palo di arrivo ad emettere la sua inappellabile sentenza. Come detto, oltre ai tre handicap principali e alle due splendide prove per i due anni e a quella sui 1200 nel ricordo di Carlo Ferrari, sarà il Botticelli, listed sui 2100 metri a farci vivere un altro momento di alta selezione in prospettiva derby poiché sovente da questa corsa esce il nome buono per vincere o lottare il Nastro Azzurro il 21 maggio. Nel nome di una delle ultime mirabili creazioni del Senatore (Botticelli vinse tra l’altro Parioli, Derby, Milano e soprattutto la Gold Cup di Ascot) ecco i protagonisti che cercheranno di alimentare ancora il loro grande sogno (quinta corsa ore 16,40). Eccoli i sei pretendenti al Nastro Azzurro ma solo i primissimi saranno al via il 21 maggio: Azzardo, Budrio, Cracksloose, El Patron Pepe, Enigma dei Grif e Sopran Blakey.  Con la monta di Christan Demuro sarà Enigma dei Grif ad avere il ruolo di chiaro favorito dopo lo squillante rientro a marzo, Lanfranco Dettori in sella a El Patron Pepe potrebbe rivelarsi uno dei rivali più insidiosi, il cavallo deve cancellare la non valida prova di rientro ma ognuno degli altri in campo ha saputo dare interessanti segnali. Proprio una corsa di alto profilo.

La prima corsa del pomeriggio (sei volte in pista grande in erba e tre in pista dritta) è prevista  alle 14,00 e saranno cinque due anni inediti cosi come , subito dopo (seconda cora ore 14,40) saranno sette le femmine sempre di due anni e sempre sui mille metri. Alle 15,15, terza corsa sarà il turno del premio Jebel Ali, ippodromo con cui Capannelle è gemellato, primo HP del pomeriggio cui seguiranno il Premio Unione Proprietari Galoppo (settima corsa, ore 17,55) e il Mario Perretti (nona e conclusiva corsa alle ore 19,00) mentre la corsa dedicata a carlo Ferrari sarà la ottava alle 18,25.

Buon divertimento e guai a mancare in quella che è una delle occasioni anche per una gita fuori porta fin dalla mattina!