Prima corsa. Sono i gentlemen ad aprire il convegno con questa prova sul miglio per anziani di categoria D ed E di cui siano proprietari. Zona Jet ha difficile numero di avvio ma la sua capacità di finire molto forte e una predilezione per la pista romana ne fanno comunque una potenziale protagonista al pari di Umberto Axe, visto in eccellente ripresa, Zeppelin Man, possibile veloce battistrada, e i tre della seconda fila tra i quali Vasco Dany Grif sembra il più consistente.
I nostri favoriti: 7-5-6
Seconda corsa. Interessante questa prova sul miglio per i 3 anni. Elton Pride Gar è molto stimato ma finora non sempre è stato all’altezza delle aspettative: nella compagnia può comunque emergere nei confronti di Enos Col, ben messo alla corda, Elycrisum Font, Elliot and Co e Kylie.
I nostri favoriti: 5-1-7
Terza corsa. Solamente i cavalli di categoria F (4) ed E (5) hanno accettato l’ingaggio in questa ben remunerata prova ad inseguimento sul doppio chilometro. Bolt, in forma eccellente, Bat Host, anche se preferirebbe distanza e schema diversi, e Climber sono tre dei penalizzati in grado emergere ma la potente Crystal Rl, al primo impegno con il nuovo trainer, potrebbe mettere a frutto i 20 metri di vantaggio. Sorprese Un Vero Hbd e Gribouille.
I favoriti: 6-9-3
Quarta corsa. Sette soli ma davvero buoni gli anziani di categoria A e B protagonisti di questa riuscita corsa sul miglio. Bonjovi Mmg torna ad affrontare un impegno alla sua portata e se otterrà il via libera dalla veloce Vesna sarà arduo da battere. Virtuale, in gran forma e con la corda, potrebbe essere il migliore degli avversari essendo Cointreau al rientro dopo tre mesi e con il problema del numero esterno di avvio.
I nostri favoriti: 6-1-7
Quinta corsa. Come degno contorno al Gran Premio Turilli ma soprattutto al Gran Premio Triossi (anch’esso riservato ai 4 anni europei) la giornata festiva all’ippodromo delle Capannelle offre agli appassionati anche il classico Gran Premio Antonio Carena (€. 66.000 – gruppo 2 – mt. 1.640 – per femmine europee di 4 anni) che vedrà scendere in pista ben quattordici (numero massimo consentito dal regolamento essendo complete due file) concorrenti in una prova che si presenta a dir poco indecifrabile. Nelle corse classiche, a rigor di logica, non dovrebbero esserci particolari dubbi nella stesura di un pronostico ragionevole ma questo Carena 2023 fa certamente eccezione perché le fortissime Dilva Jet e Delicious Gar hanno legittimamente optato per tentare contro i maschi nel Triossi e Don’t Say Gar, un’altra delle leader femminili della generazione 2019, è attualmente fuori gioco. Queste tre assenze già rimescolerebbero le carte dei valori in campo ma il sorteggio integrale delle due file di partenza ha fatto il resto posizionando ad un terribile 14 (numero esterno della seconda fila) quella Daughter As che in qualità di vincitrice del Mangelli Filly (ma anche del Gran Premio Marche e del Città di Torino Filly nonché seconda nel Campionato Femminile dei 3 anni e, soprattutto, nelle Oaks del Trotto) avrebbe certamente meritato la prima citazione nel pronostico con una diversa collocazione nello scacchiere iniziale.
L’allieva del Team Gocciadoro (che Alessandro interpreterà personalmente pur avendo in corsa altre quattro sue allieve) ha però grandi doti di duttilità e potrebbe venire a capo della complicata posizione di partenza sulla scorta di una condizione al top e grazie all’assenza delle coetanee più blasonate. Viste le circostanze, sarà tuttavia doveroso che in sede di pronostico al nome di Daughter As vadano ad affiancarsi quelli di Due Italia, incontrastata reginetta della generazione fino alla prestazione deludente fornita ad ottobre nella finale delle Oaks che ha significativamente orientato più in basso una stagione fino a quel momento impeccabile, e di Doni Maker, l’elegante figlia di Yankee Slide che lo scorso anno è giunta non soltanto quarta nelle Oaks e terza nel Mangelli Filly ma si è soprattutto tolta la grande soddisfazione di centrare al Garigliano la finale del Campionato Femminile dei 3 anni. In questo Premio Carena Doni Maker avrà l’indubbio vantaggio rispetto alle altre due favorite di avviarsi ad un perfetto numero 4 in prima fila. Se il numero 14 di Daughter As si presenta decisamente penalizzante per la portacolori della Scuderia Carsko, meno onerosa appare la sistemazione al via di Due Italia che partirà dal numero 9 in scia alla veloce Daytona Roc e nelle ultime prestazioni ha dato prova di essere divenuta più incisiva correndo di rimessa anziché in avanti.
Se è stato comunque abbastanza semplice individuare una terna di potenziali vincitrici della corsa, resta davvero fluida e aperta a molteplici soluzioni la situazione riguardante le altre undici che scenderanno in pista. La sorte ha arriso sia a Danish As, ottima terza a ottobre nelle Oaks e vista in ripresa di recente, sia a Daytona Roc, quinta nelle Oaks e con forma in crescendo, che si avvieranno rispettivamente ai numeri 3 e 2: posizione questa ottimale per poter essere protagoniste nell’epilogo della corsa. La prima fila potrebbe essere un buon trampolino di lancio verso un piazzamento di valore per la veloce Dolcezza Sergio, che si giocherà molto nei primi 200 metri di gara, e per la vincitrice classica Donnavittoria Par (a segno nel siracusano Nastro d’Oro e poi seconda nell’Andreani ad Aversa). Stesso discorso per la cresciuta Dali Prav che partirà alla corda e può per questo essere anteposta a Daytona di Cecco (migliore di quanto indichino i risultati) e Damaris Grif che si affaccia per la prima volta in questa categoria forte di tre eccellenti vittorie a seguire. Più arduo appare il compito delle altre, tutte partenti in seconda fila, che completano lo schieramento di avvio: Dr Lara Font, Dana Ek, Dada del Ronco e Diana Jet.
I nostri favoriti: 14-9-4
Sesta corsa. Il Gran Premio Tino Triossi (€. 154.000 – gruppo 1 – mt. 2.100 – per 4 anni europei) costituisce senza dubbio l’appuntamento clou del primo semestre della stagione dei quattro anni oltre ad essere la prima delle tre prove di Gruppo 1 destinate alla generazione. Come è noto ricorda la figura di Tino Triossi, personaggio importantissimo dell’ippica a cavallo degli anni 60 che fu, tra l’altro, direttore dell’ippodromo romano di Villa Glori e pilotò poi il passaggio all’ippodromo di Tor di Valle inaugurato il 26 dicembre del 1959.
Quella di quest’anno è indubbiamente un’edizione molto importante e ben riuscita della classica romana. La dichiarazione dei partenti ha fatto “lista piena” nel senso che tutte le 14 posizioni della griglia sono state occupate. Ovviamente il sorteggio avrà la sua influenza nell’analisi tecnica della corsa, ma basti dire che sono davvero pochi i soggetti di spicco tra i nati nel 2019 che non scenderanno in pista giovedì 29 a Capannelle. Tra questi chi in cerca di riscatto chi, di conferme e chi magari vuole trovare anche su una pista italiana, quella gloria e quei risultati interessanti che ne hanno caratterizzato il percorso all’estero
E’una corsa talmente bella e ricca di sfaccettature possibili che abbozzare un pronostico secco diverrebbe esercizio complicato e forse presuntuoso. Giusto quindi analizzare singolarmente le chances di tutti e 14 i protagonisti.
Diamond Truppo: esponente della siciliana scuderia Pachino Horses, prometteva molto già all’inizio dei tre anni, poi non è riuscito a tenere fede in pieno alle attese. E passato alle dipendenze del team Gocciadoro ed è tornato a offrire il meglio del proprio rendimento forse anche alzando l’asticella. La vittoria a Napoli nel Regione Campania è stato il culmine di questa fase della sua carriera. E’veloce al via, ma sembra rendere al meglio di rimessa, ha a disposizione la doppia opzione.
Desiderio D’Esi: era stato già annunciato protagonista sul finire della stagione dei tre anni. Il secondo posto nella batteria del derby aveva dato la stura a una serie di speranze poi non confortate nell’occasione, ma il passaggio d’età ha sicuramente forgiato fisico e carattere di quello che è un gran combattente e le vittorie nei mesi scorsi nel Premio Firenze e nel Città di Torino ci hanno restituito un protagonista consolidato.
Dimitri Ferm: La vittoria del Derby nello scorso ottobre ha consolidato e confermato il ruolo di assoluto dominatore della generazione 2019 fino a quel punto della stagione. Poi sei mesi di stop, una maturazione che sembra essere stata “digerita” solamente nelle ultime settimane; rimane un grande protagonista potenziale, ma è giusto considerare che nel frattempo anche gli altri sono cresciuti per cui proprio in questa circostanza, considerato anche il sorteggio tutto sommato favorevole, il figlio di Nad Al Sheba è chiamato a una vera e propria riscossa.
Danger Bi: A tre anni è stato l’eterno piazzato; il cavallo delle grandi occasioni mancate per un niente. Una progressione finale impressionante messa in evidenza in più di un’occasione. Con la maturazione l’Ingegner Biasuzzi si è spinto al grande passo e all’affidamento in toto alle cure del team Gocciadoro. Sono arrivati i secondi posti a Torino e Napoli, impressionante soprattutto il primo. Alessandro Gocciadoro ne ha fatto la propria scelta per questo Triossi e questa è già una garanzia. Nella prova di preparazione a Roma è anche partito un po’ più sollecitamente del solito ed è su quello che probabilmente si è lavorato. A oggi va considerato probabilmente il leggero favorito di una corsa micidiale.
Dilva Jet: “la nouvelle Vogue”. Rispettata al massimo dal trainer Paolo Romanelli, in questa primavera è esplosa in tutta la sua potenza vincendo prima a Napoli e poi sull’anello di casa, a Trieste con una tattica di testa che forse, per la sua veemenza, sarebbe stata fatale a tanti cavalli. Sa partire forte, non deve scatenarsi, ma se una squadra avveduta come questa ha scelto di puntare al bersaglio grosso vuol dire che la fiducia è davvero tanta. Sarà sicuramente un fattore.
Diluca Mo: Il piccolo, grande cavallo. La sigla richiama alla memoria i grandi prodotti del Capitano Mori, Ebsero Mo e i due derbywinner Tinak Mo e Sec Mo. La sua consacrazione è arrivata sulle piste francesi dove ha dimostrato veramente una tenacia e una stamina fuori dal comune anche per un cavallo dal fisico non certo imponente. La duttilità è il suo altro punto di forza. Averlo in schiena all’imbocco della lunga dirittura di arrivo di Capannelle potrebbe non essere salutare.
Delicious Gar: E’l’altra femmina che ha deciso di sfidare i maschi. Lei a tre anni è stata assieme a Due Italia colei che ha monopolizzato la generazione. Tra tutti quelli della prima fila è probabilmente quella che meglio può digerire il numero di partenza all’esterno non essendo una scattista, ma una cavalla che ama agire in progressione. Rimanere alla finestra per un giro potrebbe non essere uno svantaggio. Ci vorrà un pizzico di fortuna, ma trascurarla sarebbe un errore.
Gericault: L’unico straniero vero in pista: allevamento tedesco, e il Triossi ha una tradizione non certo sfavorevole per gli stranieri. La prima edizione di Capannelle fu vinta proprio da un tedesco, Tiger Woods. Allenato in Francia dai fratelli Martens guidato da Gabì Gelormini. Oltralpe si è ben disimpegnato a livello di gruppo 3 non sembrerebbe una primissima lama, ma distanza e passo saranno sicuramente dalla sua parte.
Denzel Washington: Altra pedina del team Gocciadoro. Il suo miglior risultato a livello di gruppo è il terzo posto nel premio Firenze dello scorso inverno. Sembrerebbe un po’ poco, ma la guida velenosa e non nuova a clamorose sorprese, e il training consigliano comunque prudenza. Anche perché è pur sempre uno che a Napoli all’ultima uscita, ha trottato il miglio da poco più di 1.10.
Danubio: Più che discreto l’inverno francese, senza fortuna nel Regione Campania a Napoli. Erik Bondo ha comunque deciso di affrontare l’impegno anche e probabilmente per capire quali possano essere realmente i suoi limiti del figlio di Father Patrick. Sulla carta un outsider, ma…
Daniele Jet: Uno di quelli che… in prima fila sarebbe stato diverso… La forma c’è ma la posizione è ostica. E’ andato a premio in diverse prove di gruppo dall’inizio dell’anno. Cavallo duttile, ma se potesse agire nelle prime posizioni vedrebbe aumentare notevolmente il proprio potenziale. E’ stato secondo di Dilva Jet a Trieste. Ci vorrà parecchia fortuna…
Derrick Fks: un altro che avrebbe avuto nella prima fila un alleato importante, ma il team Minopoli ha accettato comunque di correre sapendo anzi tempo che sarebbe finito dietro. Segno che c’è comunque una ritrovata fiducia nella forma del figlio di Raja Mirchi (scandinavo vincitore di Triossi nel 2011) anche lui sarà chiamato a correre probabilmente all’estrema attesa.
Dylan Dog Font: E’, in ordine di apparizione, l’ultimo esponente della pregiata nidiata che fa capo a Mauro Baroncini. Letteralmente esploso quest’anno con il secondo posto nel Città di Padova, il terzo nel Città di Torino e la vittoria a Palermo nel Trinacria. Tra i partenti in seconda fila sembra forse quello in grado di digerire meglio lo schema necessariamente in costruzione e non ci sarebbe da meravigliarsi a trovarlo a lottare nel finale per le posizioni che contano.
Diamond Francis: Il picco del rendimento è stato nella vittoria autoritaria ottenuta a inizio novembre nel Mangelli. Da allora è vero che il figlio di Exploit Caf non ha più vinto , ma ha comunque messo assieme una serie di piazzamenti importanti andando sempre a premio nelle quattro corse di gruppo disputate nel 2023 e spesso partendo da posizione difficile come in questo caso. Mezzo giro finale importante ne fanno comunque un soggetto da temere specialmente in caso di corsa vivace. V. P. Dell’Annunziata lo conosce bene. E’ il vero outsider di lusso della corsa.
Fin qui i magnifici 14. Ogni analisi che si rispetti deve però chiudersi con un pronostico e allora sotto con l’armata Gocciadoro: Danger Bi e Diamond Truppo su tutti; Dimitri Ferm per il rispetto dovuto al Derbywinner. Desiderio D’esi per la posizione; Dilva Jet per la forma… ci fermiamo qui, ma potremmo andare avanti a lungo.
I nostri favoriti: 4-1-3
Settima corsa. Per sole femmine di 3 anni non vincitrici di 6.000 euro in carriera questo confronto sul miglio. Eleonora Wind viene ripresentata dal Team Gocciadoro dopo ben otto mesi di assenza dalle piste: nei primi assaggi della carriera era apparsa promettente e in questo contesto può essere subito protagonista al pari della dotata ma ancora acerba Evalyne di Poggio che può essere preferita a Easy Step, Elena Truia ed Evita Sama Black.
I nostri favoriti: 9-4-3
Ottava corsa. Da quando il trotto romano ha trovato la sua nuova casa all’ippodromo delle Capannelle (2014), il classico Gran Premio Gaetano Turilli (€. 154.000 – gruppo 1 – mt. 2.100 – per 4 anni e oltre di ogni paese) ha visto ben presto rimodulare la sua collocazione nel calendario ippico nazionale. Ai tempi di Tor di Valle passò dall’iniziale e tradizionale disputa nel giorno di Santo Stefano a quella più opportuna del pomeriggio della finale del Derby ma da alcuni anni a questa parte ha ulteriormente anticipato la sua data di svolgimento trovando una ormai collaudata sistemazione nella giornata festiva per la capitale dei Santi patroni Pietro e Paolo andando ad affiancarsi al Gran Premio Tino Triossi, cimento questo fondamentale per i 4 anni europei.
Nove i protagonisti dell’edizione 2023 del confronto sui 2.100 metri che rappresenta un ideale punto di arrivo della prima parte del percorso classico per gli anziani per i quali l’estate proporrà soprattutto corse sul miglio e magari in prove ripetute. In pista fra gli altri Bleff Dipa, vincitore dodici mesi or sono in coppia con Vincenzo Piscuoglio dell’Annunziata battendo l’allora compagno di training Zacon Giò (approdato in quella occasione alla terza piazza d’onore consecutiva), e Vivid Wise As che di vittorie nel Gran Premio Turilli può vantarne addirittura due seppur risalenti agli anni 2019 e 2020 (nella prima occasione cogliendo questo alloro classico sulla pista napoletana di Agnano) . I due già citati saranno naturalmente fra i concorrenti con maggior seguito di questa edizione 2023 ma, almeno in sede di pronostico, devono essere posposti a quel Vernissage Grif che meno di due mesi fa ha compiuto l’impresa di vincere per il secondo anno consecutivo il Gran Premio Lotteria di Agnano, corsa che in tema di velocità assoluta resta il vertice della programmazione per i cavalli anziani.
Curiosamente, ma di questi tempi non desta neppure un particolare scalpore, dei nove concorrenti al via oltre il 50% (cinque) vengono presentati dal Team Gocciadoro che oltre a Vernissage Grif e Vivid Wise As lancia nella mischia il rientrante Zaccaria Bar (non corre da gennaio ma ha avuto in sorte il numero alla corda e potrebbe sfruttarlo per essere subito protagonista) , la femmina Allegra Gifont e l’estremo outsider della corsa Caio Titus Bond.
Pronostico come accennato a tre punte e a decidere l’esito del confronto potrebbe essere, come spesso avviene, l’andamento tattico della contesa. Bleff Dipa potrebbe pagare la minore capacità di avviarsi velocemente rispetto a Vernissage Grif mentre Vivid Wise As (che la Bivans affida ancora a Mathieu Abrivard benché il driver transalpino abbia destato non poche perplessità quando ultimamente è salito in sulky al figlio di Yankee Glide) ha sorteggiato il numero esterno della prima fila e potrebbe quindi essere costretto ad estraniarsi nella prima parte di gara per puntare poi tutto sulla violenta e quasi proverbiale accelerazione finale (che potrebbe certamente essere esaltata dalla selettiva retta di arrivo del trotter romano) . I titoli complessivi e recenti fanno pendere l’ago della bilancia del pronostico dalla parte del sauro Vernissage Grif che, dal canto suo, deve farsi perdonare la seconda scialba prestazione fornita un mese fa a Stoccolma nell’Elitlopp: Alessandro Gocciadoro ha naturalmente scelto di salire in sulky al figlio di Varenne che resta soggetto tanto potente e dotato quanto di non facile gestione caratteriale.
La femmina Birba Caf, terza nel Turilli 2022 partendo da un pessimo numero 12 di avvio, potrà sfruttare una collocazione al via finalmente favorevole per ottenere l’ennesimo piazzamento classico di una carriera già a dir poco encomiabile, e la più giovane Chance Ek, vincitrice in bello stile del Renzo Orlandi a Modena, avrà l’opportunità di fare altrettanto con una attenta corsa di posizione grazie al parziale finale breve ma incisivo di cui è in possesso.
Completano il campo dei partenti i già citati Zaccaria Bar, al rientro dopo cinque mesi e mezzo, Allegra Gifont e Caio TItus Bond cui va ad aggiungersi Carlomagno d’Esi che ultimamente è apparso poco centrato e si avvierà in seconda fila.
I nostri favoriti: 5-7-2
Nona corsa. Otto validi 4 anni danno vita alla prova conclusiva del convegno. Dolomite Wf va davvero forte ed evitando l’errore dovrebbe imporre una certa superiorità agli avversari fra i quali il più consistente sembra essere Dom Perignon, in buona forma da mesi. Attenzione a Davos dei Greppi, Dante Grif e Dorotea.
I nostri favoriti: 1-6-3